Donne e Educazione: accoppiata vincente per i diritti delle donne!

Donne e Educazione

Donne e educazione sono strettamente legati, perché l’una è nelle mani delle altre. Se vogliamo promuovere una “civiltà” degna di questo nome, i diritti delle donne devono essere un pilastro solido e assolutamente certo, con radici profonde nell’educazione.

Ultimamente sto riflettendo molto sulla donna, i suoi diritti, sui movimenti istituzionali e di piazza che la vedono purtroppo protagonista di un’esplosione di violenza nei suoi confronti. Ho la netta convinzione che un’educazione diversa possa fare la differenza e la responsabilità maggiore è proprio in mano alle donne.

Partendo dall’educazione non solo eventi importanti di discriminazione e di violenza possono diminuire, ma anche atteggiamenti e approcci offensivi non avranno più spazio.

Così come frasi poco felici come questa che qualche sera fa mi ha inorridita:  “…non ci sono più le donne di una volta che ti servivano”, ho sollevato gli occhi dal piatto e non sono riuscita a trattenermi “Wow siamo ancora cavernicoli? Wilma passami la clava..”

Ero fra amici che ritenevo “avanti”  e ahimè non era una boutade, ma un’affermazione convinta, tanto che un’amica si è offerta subito di andare al buffet…Questo è solo un esempio di quei condizionamenti propri di una mentalità maschilista. Non sono femminista, ma credo nella parità e questi sono atteggiamenti che possiamo cancellare solo “educando” anche i più piccoli a guardare il mondo in modo diverso e con rispetto reciproco.

Non serve guardare lontano per capire quanto c’è da fare affinché la discriminazione di genere non esista più e i diritti delle donne siano reali.

Vivere in un mondo “occidentale”, che ha la presunzione di essere “civile”, in realtà cambia poco: basta entrare in un consultorio o semplicemente vedere come ci comportiamo nella vita di tutti i giorni.

Ogni giorno svariate forme di servilismo sono messe in pratica da madri, sorelle, compagne, mogli che per questo non saranno amate di più o riceveranno gratitudine. Per amore noi donne facciamo di tutto…ma non riceviamo sempre amore, bensì umiliazioni, offese se non peggio.

Anch’io a mio modo mi sento colpevole perché a volte ho accettato relazioni poco “sane” come figlia, sorella e come compagna.
Solo ora comincio a ribellarmi a quell’educazione che mi ha portato tanto spesso a chinare la testa, anziché oppormi e ottenere il rispetto che meritavo.

Grazie a un percorso di crescita personale sto diventando più consapevole del mio valore, della mia forza e delle mie risorse. Mi sto rendendo conto che se cambio io, cambia anche l’energia che gira intorno a me: è una legge fisica.

Però ogni volta che vedo una madre stendere il tappeto rosso ad un figlio, vedo un uomo che viene cresciuto nella convinzione che le donne siano “a servizio”, che ciò che fanno è facile e dovuto. Un uomo da cui non ci si potrà aspettare altro che cerchi relazioni secondo il modello materno.

Qui dipende ancora una volta dalla donna: una madre può aver anche fatto qualche errore, ma la compagna può aggiustare le cose anziché assecondare e perpetuare gli errori di “mammà”!

Emerge chiaramente quanto la donna sia il fulcro di tutte le relazioni e come possa influire su di esse creandone di sane ed equilibrate. Per questo è necessario che le donne siano più consapevoli di loro stesse e rompano quella catena di condizionamenti che porta ad essere vittime anziché protagoniste della propria vita. Il peso maggiore dell’educazione è nelle mani delle donne e da lì inizia il vero cambiamento.

Donne e educazione, possono fare veramente la differenza!

Donne e educazione

 

Donne e violenza: è ora di dire basta!

Donne e violenza domesticaDonne e violenza, un binomio che nel 21° secolo persiste e sembra essere indissolubileUna violenza che coinvolge le donne, ma riguarda anche i bambini, entrambe fragili vittime i cui diritti vengono violati e negati.

Nonostante istituzioni e associazioni da decenni lavorino alacremente perché i diritti delle donne siano una conquista reale e non esistano solo sulla carta, le donne restano oggetto di violenze di ogni tipo.

Donne e violenza domesticaLa violenza domestica continua a consumarsi facilmente là dove i condizionamenti di un’educazione discriminante emergono e ci si lascia calpestare. Spesso la forte determinazione che sostiene le donne nell’affermarsi fuori casa, tra le quattro mura domestiche scompare, in nome di sentimenti nobili che fanno abbassare lo sguardo e la voce.

Ma dove c’è violenza, non c’è amore, non ci sono sentimenti “sani”, ma solo paura.

Poco importa aver studiato ed essersi rese indipendenti, in molte di noi sembra scatti qualche paura atavica che ci vuole sottomesse e ubbidienti al volere maschile.

Ogni volta che permettiamo a un padre, a un fratello, a un marito, a un compagno di mancarci di rispetto, di farci sentire inadeguate o un oggetto di proprietà subiamo violenza.

Donne e violenza domesticaQuella violenza che non sempre lascia segni evidenti, quella violenza sottile che si insinua nel nostro animo fino a paralizzarci nel silenzio. Una realtà che ricade sui bimbi e sulla loro crescita, con traumi e disagi, base di futuri comportamenti disturbati o violenti. La responsabilità delle donne non è solo verso loro stesse, di questo dovremmo esserne più consapevoli.

Si parla e si scrive, sempre più, che si devono cambiare quegli schemi comportamentali millenari che hanno posto la donna sotto una forma di controllo che ne annienta l’identità, assoggettandola fisicamente, psicologicamente, economicamente, giuridicamente, politicamente e socialmente.

Credo però, che il cambiamento possa esserci solo se la donna diventa maggiormente consapevole di sè, del proprio valore, delle proprie risorse, della sua stessa forza in quanto donna. Solo così potrà poi crescere uomini e donne come portatori di valori sani, rispettosi della diversità di genere e delle grandi opportunità che ne derivano.

Donne eviolenza: male sottileTroppo spesso siamo pronti ad indignarci per quanto succede in luoghi lontani, ma non vediamo, o non vogliamo vedere, quanto succede nelle nostre vite.
Se ci soffermiamo un attimo a riflettere, credo che ciascuno di noi, a prescindere dal genere, riesca a trovare esempi di piccole e grandi violenze quotidiane che un’educazione diversa potrebbe cancellare dalla nostra vita.

Mai come adesso si sente l’urgenza di un cambiamento che da più parti è invocato e sostenuto.
Forse è arrivato il momento per dire basta alla violenza sulle donne e cambiare veramente.