Una foto : uno scrigno di ricordi e di emozioni

Foto New YorkNelle foto fermiamo minuti della nostra vita che a volte vivono per poco, prima di essere dimenticati nel back up di qualche dispositivo. Nell’epoca 2.0 le condividiamo ovunque, ma è riscoprire le sensazioni vissute che alimenta l’anima.

Una foto è un mondo di emozioni e di ricordi. In questi giorni sto facendo un po’ d’ordine in cassetti reali e virtuali e riguardare le foto mi ha riempito gli occhi e il cuore.

Fino a qualche anno fa, mi nascondevo dietro una cortina di timidezza e non mi lasciavo fotografare. Oggi rimpiango quei momenti perché mi rendo conto che mi sono persa qualcosa d’importante.

Foto Fogo - Capo VerdeComunque, dopo anni passati dietro l’obiettivo a fotografare luoghi stupendi, tramonti mozzafiato, amici ed amori indimenticabili, oggi riscopro un desiderio immenso di ritrovarmi anch’io fra quelle immagini che conservo con tanto amore.

Le foto sono tessere importanti di quel mosaico incredibile che è la nostra vita. La colorano con emozioni e ricordi che tornano vivi ogni qualvolta le rivediamo.

Un giorno il figlio di un’amica diceva: “non importa se hai perso le foto intanto le ho tutte nel mio cuore”. Parole bellissime, ma vere a metà, perché purtroppo la nostra mente a volte ci fa qualche scherzo: i volti sbiadiscono, i dettagli si perdono. E allora?
Allora continuiamo a fotografare. Fermiamo la nostra memoria ed i momenti che viviamo, perché a volte il cuore non basta per ricordare. Ritroviamoci nelle foto e stampiamole!

Sarò antiquata, ma sfogliare un album, toccare le immagini è diverso dal vederle su di un monitor.

Le foto a cui tengo di più le porto con me in borsa, non c’è telefonino che tenga. Sapere che mi sono accanto mi rende serena, come se così fossi più completa.

Ora però voglio anche le “mie” di foto. Sì perché mi sono resa conto di avere fotografato tanto, ma d’essere stata sempre dietro l’obiettivo e ben poco davanti. Mi mancano tanti momenti, forse i più teneri ed affettuosi che forse oggi mi farebbero gli occhi lucidi, ma sono parte della mia vita. Una testimonianza che talvolta serve anche per ricordare quante cose belle abbiamo vissuto.

Le foto sono cariche di sensazioni. Per me sono ricordi, bei ricordi che sono felice esistano, siano parte di me e rivivano in quello che sono, che faccio, che dico. Mi accompagnano nel presente e con serenità mi portano verso il futuro.

Verso altre foto…altri ricordi…

Non credo ci rubino l’anima, ma anzi ogni volta che le guardiamo ce la rendono carica di energia.

E tu che pensi delle foto? Ti piace ritrovarti in esse o preferisci stare dietro l’obiettivo?

Foto spiaggia

Che cos’è un Abbraccio?

AbbraccioL’ Abbraccio è salutare. Aiuta il sistema immunitario, cura la depressione, riduce lo stress e induce il sonno. E’ tonificante, rigenerante e non ha spiacevoli effetti collaterali.

L’ abbraccio non è niente meno che un farmaco miracoloso.

L’ abbraccio e totalmente naturale. E’ organico, naturalmente dolce, senza ingredienti artificiali, non inquinante, ecologico e sano al 100 per 100.

L’ abbraccio è il regalo ideale. Grande per ogni occasione, divertente da dare e da ricevere, dimostra il tuo affetto, arriva con la sua confezione e, ovviamente, è totalmente restituibile.

L’ abbraccio è praticamente perfetto. Non consuma batterie, a prova di inflazione, non fa ingrassare, senza pagamenti mensili, a prova di furto e non tassabile.

L’ abbraccio è una risorsa non sufficientemente utilizzata con poteri magici. Quando noi apriamo i nostri cuori e le nostre braccia, incoraggiamo gli altri a fare lo stesso.

Pensa alle persone della tua vita.

Ci sono parole che vorresti dire? Ci sono abbracci che vorresti condividere? Stai aspettando e sperando che qualcuno altro lo chieda per primo?

Non aspettare!

Inizia!

                                                                            Charles Faraone

 

Credo non siano necessarie altre parole per capire quanto sia forte e potente questo gesto. Ora serve solo fare pratica!

Un abbraccione a tutti!

Abbraccio

(ltraduzione libera del testo)

Un abbraccio può fare miracoli!

AbbraccioL’abbraccio è un gesto semplice carico di un’energia e di un affetto incredibile. Purtroppo per alcuni non nasce spontaneo, forse perché considerato un’invasione quasi intima. Eppure in molte occasioni un semplice abbraccio vale più di mille parole.

Jung, padre della psicanalisi, affermava: “il bambino che non riceve l’abbraccio della madre, che non verrà accolto dal suo amore, il figlio che non ritroverà il calore del ventre che lo ha protetto; ecco per quell’infante sarà molto difficile trovare la forza di divenire uomo forte e magnanimo, pronto a darsi agli altri, disposto ad abbracciare anch’egli la sofferenza e la felicità di chi ama.”

La terapia dell’abbraccio è nota e supportata da studi scientifici che sottolineano come questo gesto istintivo porti notevoli vantaggi fisici e psicologici. Per ottenere dei benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero da quattro a dodici.

Un abbraccio riattiva la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il corretto funzionamento ormonale, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Senza contare le implicazioni psicologiche: attraverso il contatto si sente che le persone ci accettano e ci amano, il che accresce la nostra autostima.

Abbraccio gratisIn Australia Juan Mann, a sostegno del valore emotivo e psicologico legato a questo gesto, ha lanciato la “Free Hugs Campaign”. Le persone coinvolte portano un cartello con la scritta “Free Hugs” e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Questa originale idea ha inspirato la nascita in tutto il mondo di molteplici “movimenti degli abbracci” a cui ha aderito anche l’Italia.

L’abbraccio è la via del cuore che fa cadere ogni barriera. Grazie ad esso ci si lascia andare all’accettazione di sé e dell’altro con cui si entra in relazione per sperimentare una meravigliosa sensazione di calma e serenità.

L’abbraccio di una madre è anche quello che regala Mata Amritanandamayi, conosciuta come Amma. OvunqueL'abbraccio di Amma vada la piccola religiosa indiana,  trova migliaia di persone che l’aspettano per affondare il capo fra le sue braccia e guarire così dalle loro ansie e dalle loro sofferenze. Un gesto dagli effetti straordinari, simbolo di tutti i progetti umanitari realizzati dall’organizzazione Embracing the World.

L’abbraccio di Amma è un dono prodigioso dalle vibrazioni terapeutiche che ha portato anche alla cura di casi di malattia. Amma e la folla che la segue dimostrano quanto tutti noi abbiamo bisogno di un gesto d’amore e di pace come l’abbraccio.

Per quanto mi riguarda la mia crescita non è stata accompagnata da molti abbracci, ma fortunatamente lungo il mio cammino ho incontrato tante persone speciali che mi hanno insegnato come sia importante esprimere amore e compassione proprio con questo gesto meraviglioso. Ora credo nel potere della terapia dell’abbraccio e cerco di metterla in pratica il più possibile.

Prova anche tu sarai sorpreso dal bene che ti torna. E poi fammi sapere.

Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per sop

 

Ansia o Panico? Se la tua vita sta cambiando, non temere è ansia!

Ansia da cambiamentoLo definisci panico, perché ti sembra un disagio anomalo ed enorme, ma quando affronti qualcosa di nuovo ciò che ti assale è ansia. Quella stessa ansia che ti spinge “a cambiare” senza guardarti indietro.

L’ansia si presenta quando affronti maggiori responsabilità nel lavoro o nella vita, come un matrimonio, una nascita o un distacco affettivo.

Quest’ansia impropriamente detta panico, ti fa vivere un disagio interiore che ti disorienta. La sensazione che ti paralizza, nasce dalla paura di fare il primo passo verso il nuovo e lasciare la tua comfort zone, dove tutto sembra sicuro e stabilito.

AnsiaTimori e paure sono naturali ed è proprio grazie ad essi che accetti le sfide. Perciò quest’ansia porta con sé tanti benefici.
Lo so, per chi la sta vivendo sembra impossibile che ci sia qualcosa di positivo. Eppure è da questo stato d’ansia che realizzi una nuova consapevolezza di te stesso, delle tue risorse e dei tuoi punti forza. Inizi a vagliare ogni aspetto, scoprendone molti che mai avevi considerato prima.

Come diceva Einstein “la creatività nasce dall’ansia, come il giorno dalla notte scura”. E’ infatti, in un momento di crisi che cresce quella sorta di “panico” che ci spinge a rischiare e CAMBIARE.

E’ nel chiederti “ed ora che faccio” che la creatività si libera e ti fa guardare le cose da una nuova prospettiva, compresi te stesso e le tue capacità.

Ansia e comfort zoneHo lasciato la mia comfort zone molte volte. Appena sento che il vestito comincia a starmi troppo stretto l’ansia arriva: prima perché le cose non girano come vorrei, poi perché mi chiedo ed ora? Allora si cambia. Ti rivolti come un calzino, rimettendo in discussione tutto o quasi. Nel farlo ti rianimi, l’ansia si allenta e trovi la motivazione ed il coraggio per reinventarti.

In quel momento ti rendi conto che cambiare è come prepararsi per un viaggio: metti tutto sul letto per decidere cosa ti può servire:

  • Decidi la destinazione: i tuoi obiettivi
  • Controlli se i documenti vanno bene per quello che pensi di fare o ti serve un “aggiornamento”
  • Fai una stima di quanto durerà il viaggio
  • Vagli i vantaggi che ne otterai
  • Valuti cosa portare con te
  • Consideri un piano B nel caso tu debba affrontare dei “contrattempi”.

Comincia a fare la tua lista e vedrai che l’ansia a poco a poco se ne va.
Sei pronto a partire? Coraggio, questo viaggio è la tua nuova opportunità!

Sii creativo e Buon viaggio!

Ansia e comfort zone

Attacco di panico: Tu di che panico sei?

L’attacco di pAttacco di panicoanico è di diversi tipi, come le ragioni scatenanti. Di certo non è pazzia, bensì un “alert” spesso positivo che chiede un cambiamento. La necessità di rompere gli schemi che ci stanno stretti per esprimerci liberamente.

Spesso di attacco di panico si parla per enfatizzare una situazione che ha provocato una paura improvvisa ed incontrollata. Chi soffre di attacchi di panico sa che però è ben altro.

Quel calore che nasce dietro la nuca e si diffonde nella testa, tanto che ti sembra di svenire. Un’oppressione al petto e la sensazione di non riuscire a respirare. Quella fame d’aria che ti fa impazzire e non trovi pace. Quel formicolio che ti prende il corpo e poi il viso…ecco un attacco di panico in piena regola.

Ti senti impotente, impaurito l’unica cosa a cui riesci a pensare è che vuoi trovare ARIA. Vuoi che questo disagio immenso passi. Vuoi star bene. Ma più di tutto vuoi qualcuno accanto, che ti prenda per mano. Ti manca l’aria, ma vorresti che ti stringesse forte a sé e ti rassicurasse e ritornasse la calma.

Capita di notte quando dormi pacificamente, o almeno così credi e in un attimo sei seduto sul letto, accendi le luci, apri le finestre e la ricerca spasmodica di respirare profondamente comincia.

Ma anche di giorno in mezzo alla gente, in ambienti stretti, piccoli, affollati una sensazione paralizzante che ti travolge in una confusione mentale incontrollabile.

Cosa succede in quei momenti interminabili nella nostra mente? Cosa scatena tutto questo? Non è ben chiaro, la medicina stessa propone varie cause del cosiddetto DAP “Disturbo da Attacco di Panico”, ma nessuna certezza.

Nasce da una forma di paura, intesa come campanello d’allarme ad una situazione di disagio che deve essere sanata. Quella stessa paura che secondo molti Autori ha permesso all’uomo, sin dalla preistoria, di sopravvivere fuggendo all’attacco delle fiere: quindi una paura positiva.

Raffaele Morelli parla del panico come un’esplosione di energia vitale che vuole ricordarti chi sei, vuole che ti riprendi te stesso. Quando ti capita ti senti disorientato, in quei momenti ricorda che il panico è una scossa che viene a scuoterti per farti rinascere.

Non siamo in pericolo, anzi l’attacco di panico è venuto a salvarci. E’ una forma di ribellione agli schemi e agli obblighi che ci diamo o a cui ci adattiamo, ma che in realtà, non rispondono al nostro mondo emotivo e creativo.

L’attacco di panico è una forma di ribellione a una vita che non ci soddisfa e ci costringe in situazioni che ci limitano. Può essere lo stress, dei legami troppo stretti o la perdita di una sicurezza affettiva. Comunque sia, l’attacco di panico ci esorta ad accogliere noi stessi con i nostri desideri, dando spazio a fantasia e a creatività, innamorandorci della vita.

Respiriamo profondamente e ascoltiamo quel che il nostro inconscio ci ha indicato per fare emergere la nostra vera identità in armonia con la nostra natura.

A volte il panico fa ancora capolino nella mia vita, ma ho imparato che devo solo lasciarmi andare. Cadere in me stessa per ritrovarmi e rinascere.

Prova anche tu …

Attacco di panico addio