Ansia o Panico? Se la tua vita sta cambiando, non temere è ansia!

Ansia da cambiamentoLo definisci panico, perché ti sembra un disagio anomalo ed enorme, ma quando affronti qualcosa di nuovo ciò che ti assale è ansia. Quella stessa ansia che ti spinge “a cambiare” senza guardarti indietro.

L’ansia si presenta quando affronti maggiori responsabilità nel lavoro o nella vita, come un matrimonio, una nascita o un distacco affettivo.

Quest’ansia impropriamente detta panico, ti fa vivere un disagio interiore che ti disorienta. La sensazione che ti paralizza, nasce dalla paura di fare il primo passo verso il nuovo e lasciare la tua comfort zone, dove tutto sembra sicuro e stabilito.

AnsiaTimori e paure sono naturali ed è proprio grazie ad essi che accetti le sfide. Perciò quest’ansia porta con sé tanti benefici.
Lo so, per chi la sta vivendo sembra impossibile che ci sia qualcosa di positivo. Eppure è da questo stato d’ansia che realizzi una nuova consapevolezza di te stesso, delle tue risorse e dei tuoi punti forza. Inizi a vagliare ogni aspetto, scoprendone molti che mai avevi considerato prima.

Come diceva Einstein “la creatività nasce dall’ansia, come il giorno dalla notte scura”. E’ infatti, in un momento di crisi che cresce quella sorta di “panico” che ci spinge a rischiare e CAMBIARE.

E’ nel chiederti “ed ora che faccio” che la creatività si libera e ti fa guardare le cose da una nuova prospettiva, compresi te stesso e le tue capacità.

Ansia e comfort zoneHo lasciato la mia comfort zone molte volte. Appena sento che il vestito comincia a starmi troppo stretto l’ansia arriva: prima perché le cose non girano come vorrei, poi perché mi chiedo ed ora? Allora si cambia. Ti rivolti come un calzino, rimettendo in discussione tutto o quasi. Nel farlo ti rianimi, l’ansia si allenta e trovi la motivazione ed il coraggio per reinventarti.

In quel momento ti rendi conto che cambiare è come prepararsi per un viaggio: metti tutto sul letto per decidere cosa ti può servire:

  • Decidi la destinazione: i tuoi obiettivi
  • Controlli se i documenti vanno bene per quello che pensi di fare o ti serve un “aggiornamento”
  • Fai una stima di quanto durerà il viaggio
  • Vagli i vantaggi che ne otterai
  • Valuti cosa portare con te
  • Consideri un piano B nel caso tu debba affrontare dei “contrattempi”.

Comincia a fare la tua lista e vedrai che l’ansia a poco a poco se ne va.
Sei pronto a partire? Coraggio, questo viaggio è la tua nuova opportunità!

Sii creativo e Buon viaggio!

Ansia e comfort zone

Attacco di panico: Tu di che panico sei?

L’attacco di pAttacco di panicoanico è di diversi tipi, come le ragioni scatenanti. Di certo non è pazzia, bensì un “alert” spesso positivo che chiede un cambiamento. La necessità di rompere gli schemi che ci stanno stretti per esprimerci liberamente.

Spesso di attacco di panico si parla per enfatizzare una situazione che ha provocato una paura improvvisa ed incontrollata. Chi soffre di attacchi di panico sa che però è ben altro.

Quel calore che nasce dietro la nuca e si diffonde nella testa, tanto che ti sembra di svenire. Un’oppressione al petto e la sensazione di non riuscire a respirare. Quella fame d’aria che ti fa impazzire e non trovi pace. Quel formicolio che ti prende il corpo e poi il viso…ecco un attacco di panico in piena regola.

Ti senti impotente, impaurito l’unica cosa a cui riesci a pensare è che vuoi trovare ARIA. Vuoi che questo disagio immenso passi. Vuoi star bene. Ma più di tutto vuoi qualcuno accanto, che ti prenda per mano. Ti manca l’aria, ma vorresti che ti stringesse forte a sé e ti rassicurasse e ritornasse la calma.

Capita di notte quando dormi pacificamente, o almeno così credi e in un attimo sei seduto sul letto, accendi le luci, apri le finestre e la ricerca spasmodica di respirare profondamente comincia.

Ma anche di giorno in mezzo alla gente, in ambienti stretti, piccoli, affollati una sensazione paralizzante che ti travolge in una confusione mentale incontrollabile.

Cosa succede in quei momenti interminabili nella nostra mente? Cosa scatena tutto questo? Non è ben chiaro, la medicina stessa propone varie cause del cosiddetto DAP “Disturbo da Attacco di Panico”, ma nessuna certezza.

Nasce da una forma di paura, intesa come campanello d’allarme ad una situazione di disagio che deve essere sanata. Quella stessa paura che secondo molti Autori ha permesso all’uomo, sin dalla preistoria, di sopravvivere fuggendo all’attacco delle fiere: quindi una paura positiva.

Raffaele Morelli parla del panico come un’esplosione di energia vitale che vuole ricordarti chi sei, vuole che ti riprendi te stesso. Quando ti capita ti senti disorientato, in quei momenti ricorda che il panico è una scossa che viene a scuoterti per farti rinascere.

Non siamo in pericolo, anzi l’attacco di panico è venuto a salvarci. E’ una forma di ribellione agli schemi e agli obblighi che ci diamo o a cui ci adattiamo, ma che in realtà, non rispondono al nostro mondo emotivo e creativo.

L’attacco di panico è una forma di ribellione a una vita che non ci soddisfa e ci costringe in situazioni che ci limitano. Può essere lo stress, dei legami troppo stretti o la perdita di una sicurezza affettiva. Comunque sia, l’attacco di panico ci esorta ad accogliere noi stessi con i nostri desideri, dando spazio a fantasia e a creatività, innamorandorci della vita.

Respiriamo profondamente e ascoltiamo quel che il nostro inconscio ci ha indicato per fare emergere la nostra vera identità in armonia con la nostra natura.

A volte il panico fa ancora capolino nella mia vita, ma ho imparato che devo solo lasciarmi andare. Cadere in me stessa per ritrovarmi e rinascere.

Prova anche tu …

Attacco di panico addio