Cambiare prospettiva basta per realizzare un cambiamento?

cambiareTi ripeti spesso che è ora di cambiare?

So cosa vuol dire, capita anche a me, pensi che un lavoro diverso, un’altra città o paese sia la risposta per farti stare meglio e farti sbocciare. Hai considerato di provare a cambiare il tuo punto di vista?

Siamo per lo più proiettati verso l’esterno, perciò è normale che le nostre analisi riguardino l’ambiente che ci circonda sia lavorativo che sociale. Trovare una colpa fuori di noi è più facile e ci esclude da ogni processo dove invece noi siamo il fulcro.

Guardarci dentro è faticoso: è necessario essere sinceri ed eliminare strati di maschere e corazze. Questo è però l’unico modo per far emergere noi stessi. Prima di stravolgere la propria vita con decisioni radicali, vale la pena soffermarsi un attimo e guardare dentro noi stessi.

Come consiglia Lucia Giovannini in Crea il lavoro che vuoi, porci domande come: “cosa mi emoziona veramente fare” o “che valore posso aggiungere a quello che già faccio”, sono apparentemente semplici, ma consentono di aprirci a nuove realtà. Dare uno sguardo al nostro cammino individuando i momenti più significativi della nostra vita, sia positivi che negativi, ci fa scoprire talenti, competenze, ma anche valori e sentimenti per noi imprescindibili.

Prima di cambiare fermati e ascolta

cambiarePersonalmente ho fatto del cambiamento quasi uno stile di vita, in questo momento però ho sentito la necessità di fermarmi per fare il punto della situazione. In questo mondo che va sempre più veloce, fermarsi e dedicarsi del tempo diventa un regalo che tutti dovremmo farci ogni tanto.

Quando ti senti insoddisfatto, stressato e non riesci a vedere nulla che giri come vorresti: fermati, respira profondamente e prova a sentirti. Come dice Marco Montemagno, mettiti in ascolto di quella vocina dentro di te, il tuo “alleato” che vuole solo il meglio per te e ti aiuta a rimetterti in careggiata quando ti perdi. E’ incredibile scoprire quanto poco basti per sentirsi meglio e più motivati semplicemente alleandosi con noi stessi.

Questo alleato infondo è la nostra anima e per stare bene abbiamo bisogno di essere allineati con essa. C’è chi sceglie la meditazione, ma può bastare anche respirare in modo profondo e consapevole per ritornare nel qui e ora.

Riconnettersi con te stesso è il primo passo per fare ordine nei tuoi pensieri. Ogni giorno elaboriamo circa 60.000 pensieri e molti di essi si ripetono costantemente. Per trovare più equilibrio e chiarezza considera la qualità di questi pensieri e modifica quelli che difficilmente ti possono aiutare a vedere quante opportunità ti circondano.

In questo viaggio in te stesso, puoi scoprire che cambiare il tuo approccio al lavoro che già fai, o alle relazioni con gli altri, può fare la differenza che cercavi per sentirti di nuovo motivato.

Oggi il web offre moltissimi spunti per favorire la crescita personale: da manuali di auto-coaching a corsi o webinar con i maggiori guru del momento. Scegliere a volte è complicato, ma navigare in questo mare di informazioni può sicuramente ispirarti e farti trovare ciò che meglio risuona per te. Leggi, rifletti e poi comunque decidi con il tuo cuore e la tua testa.

Da un po’ di tempo le proposte online sono incentrate proprio su questi due argomenti: crescita personale e crescita professionale. Due aspetti strettamente connessi. Solo se stai bene con te stesso, se sai riconoscere le tue emozioni e controllarle puoi comunicare con gli altri in modo più efficace ed essere più produttivo.

Il successo personale quindi parte da te, dalla tua capacità di comunicare, di relazionarti con gli altri e creare un ambiente sano per te e per chi ti circonda.

Questo è anche quello che cercano le aziende, sempre più consapevoli che la produttività e l’efficienza aumenta se le persone al lavoro sono soddisfatte e “felici”.

I diversi percorsi che puoi trovare online e offline sono orientati a renderti più consapevole di te stesso, vivere nel qui e ora, operando le scelte più giuste per te, che non è detto siano le più facili. Nei corsi e nei libri puoi trovare spunti e strumenti, ma ricorda che il lavoro più tosto spetta a te.

Nel crescere, non essere troppo severo con te stesso, accogli ogni tua parte, abbi pazienza, il che significa prenditi il tempo necessario ed accetta di fare anche solo un piccolo passo per volta verso i tuoi obiettivi. Celebra ogni piccolo successo e non mollare, abbi fiducia in te stesso.

Cambiare non significa sempre mollare tutto e ripartire da zero, ma cambiare te stesso e la prospettiva da cui guardare ogni cosa per sentirti libero e rinnovato. I tuoi talenti, le tue competenze insieme alle tue passioni sono la bussola per il tuo successo personale e professionale.

Il mondo sta cambiando a velocità supersonica ed è naturale essere talvolta disorientati, cambiare il nostro approccio alla vita nella sua interezza, credo sia la strategia migliore per affrontare ogni cambiamento.

Se può esserti utile ti consiglio di seguire Cecilia Sardeo, fondatrice di Mindvalley Italia e molte altre aziende. Cecilia è una carica di energia allo stato puro che regala generosamente spunti interessanti per la crescita personale e professionale che penso possano donare luce anche a te.

Lasciati ispirare dal cambiamento cominciando da te 🙂

Se ti ritrovi fra queste righe, sarò felice di leggerti qui sotto.

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Cambiare tra sfida e rinnovamento

Cambiare

Cambiare vita, lavoro, città. Per alcuni parlare di cambiamento sembra un’eresia, per altri è normale. Per me cambiare è un bisogno che affiora ciclicamente anche quando non mi è chiaro dove andare e cosa fare.

Forse è capitato anche a te di sentire la necessità di cambiare qualcosa o tutta la tua vita, quella strana sensazione di disagio o di insofferenza che porta il tuo sguardo e il tuo cuore alla ricerca di qualcosa di diverso.

Quando un ciclo si sta chiudendo e la routine comincia ad essere noiosa comincia proprio così: mal di stomaco, malessere generale, insoddisfazione, orticaria, mentre si fa strada il bisogno di aria nuova e nuovi stimoli.

Se guardo alla mia vita il cambiamento è l’elemento che mi caratterizza. Curiosa di natura, ho affrontato ambienti lavorativi fra loro molto diversi, città e paesi a volte lontani. Non so se all’inizio la decisione è stata dettata da irresponsabilità o sia stata solo la risposta naturale alla mia necessità di vivere nuove esperienze. Oggi nonostante tutto sono felice di quanto ho vissuto, mi ha aiutato a crescere, ad aprirmi al mondo senza pregiudizi o preconcetti, ed acquisire competenze che spesso non trovi nei libri.

Non è stato sempre facile, ogni volta è stata un po’ una sfida. Iniziare da zero, destreggiarsi in ambienti che affronti per la prima volta è stato stimolante, ma anche accompagnato da dubbi e paure. Comunque ti posso garantire che preferisco mille volte quelle sensazioni a quel che provo quando sono in una fase di transizione verso un nuovo cambiamento.

Quando decido di cambiare parto con grande convinzione e una certa eccitazione. Sono sicura che il mio salto nel buio valga la pena, sono pronta ad affrontare qualche difficoltà perché ne sarò ripagata.

cambiareUscire dalla mia zona di comfort l’ho sperimentato più volte. Spesso mi serve del tempo per trovare il coraggio di lasciare un lavoro che mi da soddisfazioni, ma che non risponde più alle mie esigenze. Coraggio perché quando esci da una zona di comfort, dove tutto è sotto controllo, ti rimetti in gioco, talvolta pensi di non avere tutte le carte in regola per affrontare questo mondo che cambia a una velocità supersonica. Ma lo fai lo stesso, anche se l’eccitazione, ha lasciato il posto ai dubbi e alla paura.

 

“Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è.”

                                                                                                                               Buddha

Quando il cambiamento chiama devo ascoltarlo. Questa volta l’esigenza di riprendere contatto con me stessa, mi ha fatto lasciare il lavoro e un buon stile di vita. Ho cominciato un percorso che sentivo necessario: cercavo delle risposte e, sai bene che, la maggior parte di esse possiamo trovarle solo in noi stessi.

Quando inizi a cambiare parte della tua vita, la paura a volte ti paralizza finché non ti rendi conto che sei tu che la crei e la alimenti. La paura non esiste nella realtà, ma solo nella nostra testa. In questi anni ci sono voluti numerosi libri e seminari di crescita personale per capirlo, però è la verità. Spesso siamo bloccati dalla paura di non essere abbastanza competenti, abbastanza preparati, abbastanza qualificati, ma questi limiti li mettiamo prima di tutto noi. Il primo passo verso il cambiamento è vincere la resistenza al cambiamento stesso. Tentare è sempre meglio che non provare per niente. E ricorda come dice Robysjack:

Non falliscono le persone che provano a cambiare e non ci riescono, ma quelle che si lamentano sempre senza provare.”                                  

Cambiare vuol dire mollare tutto e seguire un proprio sogno, una passione o trovare il modo di integrare la nostra passione con quanto già facciamo. A questo punto è nel confrontarsi con la realtà che facciamo i conti con noi stessi emotivamente e psicologicamente. Trovo sempre utile rileggere i libri di Lucia Giovannini, come ad esempio, Tutta un’altra vita, o Crea il lavoro che vuoi, vere risorse che mi aiutano ad andare oltre e vedere la luce che c’è in me.

Ogni volta riparto sempre da me stessa. Sono grata per la determinazione che non mi fa mollare mai. Nel fare chiarezza mi sento in grado di affrontare qualsiasi tempesta perché sono consapevole che è solo passeggera e ne uscirò sicuramente più forte. In questi viaggi lo yoga, la meditazione ed il respiro, che accompagnano entrambe, mi aiutano a calmare la mente e riconnettermi con me stessa, anche quando la mente razionale mi vuole disorientata. La meta è importante: cambiare è evolversi e rinnovarsi a livello emozionale, psicologico e professionale.

CambiareCambiare non lo si fa con uno schiocco di dita…magari!

A volte è snervante specie se hai diverse idee e non sai da dove cominciare. Prima ti guardi intorno, cerchi di capire cosa vuole il mercato e poi, come afferma Steve Chandler, devi semplicemente scegliere e persistere, lasciarti andare e agire.

Prima di tutto se hai voglia di cambiare, guarda dentro te stesso e ascoltati!

Poi, grazie al web abbiamo la possibilità di avere una quantità inesauribile di informazioni che ci possono aiutare ad indirizzare meglio le nostre energie e trovare soluzioni creative. Lasciati semplicemente ispirare.

Cosa significa per te cambiare?

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Cambiare

Un libro può cambiarti la vita…

Un libro può cambiarti la vitaA volte sembra impossibile, eppure un libro può veramente farti guardare la vita da una diversa prospettiva. Osho per me è stato l’inizio del cambiamento.

In realtà il mio primo incontro fortunato è stato con Il Profeta di Gibran. Un libro che ha dato voce all’esigenza di iniziare un viaggio verso un modo di sentire più vicino al mio. Lungo il cammino ho scoperto Bambarèn con Il Delfino che, in modo semplice e favolistico, mi ha fatto capire quanto sia importante coltivare i propri sogni, e come la natura ci possa essere amica nel ritrovare l’energia necessaria per realizzarli. Coelho poi, con i suoi libri, ha alimentato il mio mondo emotivo è l’ha animato di sentimenti.

Ma la svolta è arrivata con Osho e “Il benessere emotivo“. Non era la prima volta che mi avvicinavo al suo pensiero, ma anni prima non riuscivo proprio a leggerlo. Evidentemente non ero pronta. Invece quel giorno c’era qualcosa di speciale, quella copertina chiara, quell’uomo così sereno mi attirava a sé come un magnete.

Ebbene sì è stato amore. Attraverso le parole che dolcemente si srotolavano fra le pagine, Osho mi ha indicato la via per prendere coscienza di me stessa e amarmi. Un amore che esprime la libertà del cuore svincolato dalla mente. Prendere confidenza con noi stessi non è per tutti così scontato. Niente mai è scontato. Eppure alcuni non sentono questa esigenza in tutta una vita.

Questo libro ha segnato un nuovo inizio. Giorno per giorno ho affrontato le mie paure, i miei dubbi, la mia timidezza. Ho dato loro un nome e mi sono ritrovata colma di gioia e di amore. In questi anni è come se stessi rinascendo. Quel libro è stato l’incipit verso un percorso di approfondimento e di crescita. Mi ha rivelato un mondo di emozioni, quelle che avevo represso, ma anche sentimenti forti e positivi.

Grazie a quel libro, che come una coperta di Linus mi portavo sempre appresso, ho conosciuto persone meravigliose che mi hanno avvicinato maggiormente al pensiero di Osho e ad autori come Krishnananda che si ispira ai suoi insegnamenti.

Con una serenità e una libertà mai conosciuta prima, il mio viaggio continua.
Fra qualche giorno sarò per la prima volta all’Osho Festival di Viareggio. Una nuova avventura dove le emozioni saranno tante e l’energia sicuramente splendida.

I libri sono linfa per la mente, emozioni per il cuore. Ne basta uno per cambiarti la vita.

E tu? Qual’è il libro che ti ha aperto un mondo?

Un libro speciale

Ansia o Panico? Se la tua vita sta cambiando, non temere è ansia!

Ansia da cambiamentoLo definisci panico, perché ti sembra un disagio anomalo ed enorme, ma quando affronti qualcosa di nuovo ciò che ti assale è ansia. Quella stessa ansia che ti spinge “a cambiare” senza guardarti indietro.

L’ansia si presenta quando affronti maggiori responsabilità nel lavoro o nella vita, come un matrimonio, una nascita o un distacco affettivo.

Quest’ansia impropriamente detta panico, ti fa vivere un disagio interiore che ti disorienta. La sensazione che ti paralizza, nasce dalla paura di fare il primo passo verso il nuovo e lasciare la tua comfort zone, dove tutto sembra sicuro e stabilito.

AnsiaTimori e paure sono naturali ed è proprio grazie ad essi che accetti le sfide. Perciò quest’ansia porta con sé tanti benefici.
Lo so, per chi la sta vivendo sembra impossibile che ci sia qualcosa di positivo. Eppure è da questo stato d’ansia che realizzi una nuova consapevolezza di te stesso, delle tue risorse e dei tuoi punti forza. Inizi a vagliare ogni aspetto, scoprendone molti che mai avevi considerato prima.

Come diceva Einstein “la creatività nasce dall’ansia, come il giorno dalla notte scura”. E’ infatti, in un momento di crisi che cresce quella sorta di “panico” che ci spinge a rischiare e CAMBIARE.

E’ nel chiederti “ed ora che faccio” che la creatività si libera e ti fa guardare le cose da una nuova prospettiva, compresi te stesso e le tue capacità.

Ansia e comfort zoneHo lasciato la mia comfort zone molte volte. Appena sento che il vestito comincia a starmi troppo stretto l’ansia arriva: prima perché le cose non girano come vorrei, poi perché mi chiedo ed ora? Allora si cambia. Ti rivolti come un calzino, rimettendo in discussione tutto o quasi. Nel farlo ti rianimi, l’ansia si allenta e trovi la motivazione ed il coraggio per reinventarti.

In quel momento ti rendi conto che cambiare è come prepararsi per un viaggio: metti tutto sul letto per decidere cosa ti può servire:

  • Decidi la destinazione: i tuoi obiettivi
  • Controlli se i documenti vanno bene per quello che pensi di fare o ti serve un “aggiornamento”
  • Fai una stima di quanto durerà il viaggio
  • Vagli i vantaggi che ne otterai
  • Valuti cosa portare con te
  • Consideri un piano B nel caso tu debba affrontare dei “contrattempi”.

Comincia a fare la tua lista e vedrai che l’ansia a poco a poco se ne va.
Sei pronto a partire? Coraggio, questo viaggio è la tua nuova opportunità!

Sii creativo e Buon viaggio!

Ansia e comfort zone