Cambiare tra sfida e rinnovamento

Cambiare

Cambiare vita, lavoro, città. Per alcuni parlare di cambiamento sembra un’eresia, per altri è normale. Per me cambiare è un bisogno che affiora ciclicamente anche quando non mi è chiaro dove andare e cosa fare.

Forse è capitato anche a te di sentire la necessità di cambiare qualcosa o tutta la tua vita, quella strana sensazione di disagio o di insofferenza che porta il tuo sguardo e il tuo cuore alla ricerca di qualcosa di diverso.

Quando un ciclo si sta chiudendo e la routine comincia ad essere noiosa comincia proprio così: mal di stomaco, malessere generale, insoddisfazione, orticaria, mentre si fa strada il bisogno di aria nuova e nuovi stimoli.

Se guardo alla mia vita il cambiamento è l’elemento che mi caratterizza. Curiosa di natura, ho affrontato ambienti lavorativi fra loro molto diversi, città e paesi a volte lontani. Non so se all’inizio la decisione è stata dettata da irresponsabilità o sia stata solo la risposta naturale alla mia necessità di vivere nuove esperienze. Oggi nonostante tutto sono felice di quanto ho vissuto, mi ha aiutato a crescere, ad aprirmi al mondo senza pregiudizi o preconcetti, ed acquisire competenze che spesso non trovi nei libri.

Non è stato sempre facile, ogni volta è stata un po’ una sfida. Iniziare da zero, destreggiarsi in ambienti che affronti per la prima volta è stato stimolante, ma anche accompagnato da dubbi e paure. Comunque ti posso garantire che preferisco mille volte quelle sensazioni a quel che provo quando sono in una fase di transizione verso un nuovo cambiamento.

Quando decido di cambiare parto con grande convinzione e una certa eccitazione. Sono sicura che il mio salto nel buio valga la pena, sono pronta ad affrontare qualche difficoltà perché ne sarò ripagata.

cambiareUscire dalla mia zona di comfort l’ho sperimentato più volte. Spesso mi serve del tempo per trovare il coraggio di lasciare un lavoro che mi da soddisfazioni, ma che non risponde più alle mie esigenze. Coraggio perché quando esci da una zona di comfort, dove tutto è sotto controllo, ti rimetti in gioco, talvolta pensi di non avere tutte le carte in regola per affrontare questo mondo che cambia a una velocità supersonica. Ma lo fai lo stesso, anche se l’eccitazione, ha lasciato il posto ai dubbi e alla paura.

 

“Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è.”

                                                                                                                               Buddha

Quando il cambiamento chiama devo ascoltarlo. Questa volta l’esigenza di riprendere contatto con me stessa, mi ha fatto lasciare il lavoro e un buon stile di vita. Ho cominciato un percorso che sentivo necessario: cercavo delle risposte e, sai bene che, la maggior parte di esse possiamo trovarle solo in noi stessi.

Quando inizi a cambiare parte della tua vita, la paura a volte ti paralizza finché non ti rendi conto che sei tu che la crei e la alimenti. La paura non esiste nella realtà, ma solo nella nostra testa. In questi anni ci sono voluti numerosi libri e seminari di crescita personale per capirlo, però è la verità. Spesso siamo bloccati dalla paura di non essere abbastanza competenti, abbastanza preparati, abbastanza qualificati, ma questi limiti li mettiamo prima di tutto noi. Il primo passo verso il cambiamento è vincere la resistenza al cambiamento stesso. Tentare è sempre meglio che non provare per niente. E ricorda come dice Robysjack:

Non falliscono le persone che provano a cambiare e non ci riescono, ma quelle che si lamentano sempre senza provare.”                                  

Cambiare vuol dire mollare tutto e seguire un proprio sogno, una passione o trovare il modo di integrare la nostra passione con quanto già facciamo. A questo punto è nel confrontarsi con la realtà che facciamo i conti con noi stessi emotivamente e psicologicamente. Trovo sempre utile rileggere i libri di Lucia Giovannini, come ad esempio, Tutta un’altra vita, o Crea il lavoro che vuoi, vere risorse che mi aiutano ad andare oltre e vedere la luce che c’è in me.

Ogni volta riparto sempre da me stessa. Sono grata per la determinazione che non mi fa mollare mai. Nel fare chiarezza mi sento in grado di affrontare qualsiasi tempesta perché sono consapevole che è solo passeggera e ne uscirò sicuramente più forte. In questi viaggi lo yoga, la meditazione ed il respiro, che accompagnano entrambe, mi aiutano a calmare la mente e riconnettermi con me stessa, anche quando la mente razionale mi vuole disorientata. La meta è importante: cambiare è evolversi e rinnovarsi a livello emozionale, psicologico e professionale.

CambiareCambiare non lo si fa con uno schiocco di dita…magari!

A volte è snervante specie se hai diverse idee e non sai da dove cominciare. Prima ti guardi intorno, cerchi di capire cosa vuole il mercato e poi, come afferma Steve Chandler, devi semplicemente scegliere e persistere, lasciarti andare e agire.

Prima di tutto se hai voglia di cambiare, guarda dentro te stesso e ascoltati!

Poi, grazie al web abbiamo la possibilità di avere una quantità inesauribile di informazioni che ci possono aiutare ad indirizzare meglio le nostre energie e trovare soluzioni creative. Lasciati semplicemente ispirare.

Cosa significa per te cambiare?

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