Lavorare in mare perché no?

Lavorare in mare può essere un’interessante opportunità. Se non hai una formazione marittima rivolgerti al diporto è fra le prime scelte. Puoi proporti a unità battenti bandiera italiana come marinaio, hostess o cuoco, ma devi essere iscritto a Gente di Mare, mentre su bandiera straniera ti basta il passaporto.

Per iniziare puoi rivolgerti alla Capitaneria a te più vicina dove ritirare i moduli e avere tutte le informazioni necessarie sulle prove d’esame.

Presentata la domanda dovrai passare la visita medica, quindi la prova di voga e di nuoto, e finalmente sarai iscritto alle matricole di Gente di Mare. Il libretto di navigazione ti verrà rilasciato al tuo primo imbarco.

Per lavorare in mare e poterti quindi imbarcare devi essere in possesso anche dei certificati Basic Training STCW95 (sopravvivenza e salvataggio, PSSR, antincendio, primo soccorso) 4 corsi base di valore internazionale, che potrai seguire nei centri qualificati presenti in tutta Italia.

In questi anni le regole sono sempre più precise e rigorose perciò, se vuoi lavorare in mare seriamente, non fermarti al privato che ti assume con un contratto di terra, segui le procedure e verifica se per il ruolo per il quale ti proponi, sono necessari tesserino sanitario o corso HACCP.

Avere tutto ciò che serve per lavorare in mare ti da maggiore possibilità di scegliere su che tipo di unità orientarti ed essere tutelato. Se non hai formazione marittima, ricorda che accumulare navigazione ti permette di crescere e affrontare esami qualificanti con i quali ambire a ruoli diversi, non solo nel diporto.

Questi sono solo alcuni spunti perché le professioni del mare sono tante, alcune con percorsi ben precisi. Molto dipende dalle tue competenze e dall’esperienza che vuoi affrontare.

Capitanerie ed agenzie potranno esserti d’aiuto nell’orientarti in questo mare in cui purtroppo tutti interpretano, ma talvolta pochi sanno.