Cambiare tra sfida e rinnovamento

Cambiare

Cambiare vita, lavoro, città. Per alcuni parlare di cambiamento sembra un’eresia, per altri è normale. Per me cambiare è un bisogno che affiora ciclicamente anche quando non mi è chiaro dove andare e cosa fare.

Forse è capitato anche a te di sentire la necessità di cambiare qualcosa o tutta la tua vita, quella strana sensazione di disagio o di insofferenza che porta il tuo sguardo e il tuo cuore alla ricerca di qualcosa di diverso.

Quando un ciclo si sta chiudendo e la routine comincia ad essere noiosa comincia proprio così: mal di stomaco, malessere generale, insoddisfazione, orticaria, mentre si fa strada il bisogno di aria nuova e nuovi stimoli.

Se guardo alla mia vita il cambiamento è l’elemento che mi caratterizza. Curiosa di natura, ho affrontato ambienti lavorativi fra loro molto diversi, città e paesi a volte lontani. Non so se all’inizio la decisione è stata dettata da irresponsabilità o sia stata solo la risposta naturale alla mia necessità di vivere nuove esperienze. Oggi nonostante tutto sono felice di quanto ho vissuto, mi ha aiutato a crescere, ad aprirmi al mondo senza pregiudizi o preconcetti, ed acquisire competenze che spesso non trovi nei libri.

Non è stato sempre facile, ogni volta è stata un po’ una sfida. Iniziare da zero, destreggiarsi in ambienti che affronti per la prima volta è stato stimolante, ma anche accompagnato da dubbi e paure. Comunque ti posso garantire che preferisco mille volte quelle sensazioni a quel che provo quando sono in una fase di transizione verso un nuovo cambiamento.

Quando decido di cambiare parto con grande convinzione e una certa eccitazione. Sono sicura che il mio salto nel buio valga la pena, sono pronta ad affrontare qualche difficoltà perché ne sarò ripagata.

cambiareUscire dalla mia zona di comfort l’ho sperimentato più volte. Spesso mi serve del tempo per trovare il coraggio di lasciare un lavoro che mi da soddisfazioni, ma che non risponde più alle mie esigenze. Coraggio perché quando esci da una zona di comfort, dove tutto è sotto controllo, ti rimetti in gioco, talvolta pensi di non avere tutte le carte in regola per affrontare questo mondo che cambia a una velocità supersonica. Ma lo fai lo stesso, anche se l’eccitazione, ha lasciato il posto ai dubbi e alla paura.

 

“Il cambiamento non è mai doloroso. Solo la resistenza al cambiamento lo è.”

                                                                                                                               Buddha

Quando il cambiamento chiama devo ascoltarlo. Questa volta l’esigenza di riprendere contatto con me stessa, mi ha fatto lasciare il lavoro e un buon stile di vita. Ho cominciato un percorso che sentivo necessario: cercavo delle risposte e, sai bene che, la maggior parte di esse possiamo trovarle solo in noi stessi.

Quando inizi a cambiare parte della tua vita, la paura a volte ti paralizza finché non ti rendi conto che sei tu che la crei e la alimenti. La paura non esiste nella realtà, ma solo nella nostra testa. In questi anni ci sono voluti numerosi libri e seminari di crescita personale per capirlo, però è la verità. Spesso siamo bloccati dalla paura di non essere abbastanza competenti, abbastanza preparati, abbastanza qualificati, ma questi limiti li mettiamo prima di tutto noi. Il primo passo verso il cambiamento è vincere la resistenza al cambiamento stesso. Tentare è sempre meglio che non provare per niente. E ricorda come dice Robysjack:

Non falliscono le persone che provano a cambiare e non ci riescono, ma quelle che si lamentano sempre senza provare.”                                  

Cambiare vuol dire mollare tutto e seguire un proprio sogno, una passione o trovare il modo di integrare la nostra passione con quanto già facciamo. A questo punto è nel confrontarsi con la realtà che facciamo i conti con noi stessi emotivamente e psicologicamente. Trovo sempre utile rileggere i libri di Lucia Giovannini, come ad esempio, Tutta un’altra vita, o Crea il lavoro che vuoi, vere risorse che mi aiutano ad andare oltre e vedere la luce che c’è in me.

Ogni volta riparto sempre da me stessa. Sono grata per la determinazione che non mi fa mollare mai. Nel fare chiarezza mi sento in grado di affrontare qualsiasi tempesta perché sono consapevole che è solo passeggera e ne uscirò sicuramente più forte. In questi viaggi lo yoga, la meditazione ed il respiro, che accompagnano entrambe, mi aiutano a calmare la mente e riconnettermi con me stessa, anche quando la mente razionale mi vuole disorientata. La meta è importante: cambiare è evolversi e rinnovarsi a livello emozionale, psicologico e professionale.

CambiareCambiare non lo si fa con uno schiocco di dita…magari!

A volte è snervante specie se hai diverse idee e non sai da dove cominciare. Prima ti guardi intorno, cerchi di capire cosa vuole il mercato e poi, come afferma Steve Chandler, devi semplicemente scegliere e persistere, lasciarti andare e agire.

Prima di tutto se hai voglia di cambiare, guarda dentro te stesso e ascoltati!

Poi, grazie al web abbiamo la possibilità di avere una quantità inesauribile di informazioni che ci possono aiutare ad indirizzare meglio le nostre energie e trovare soluzioni creative. Lasciati semplicemente ispirare.

Cosa significa per te cambiare?

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Cambiare

5 semplici abitudini per trasformare la tua vita

5 abitudini

Bastano 5 semplici abitudini perché la tua vita sia piena di energia, vitalità e successo. Quando si parla di restare giovani ed avere successo, siamo tutti pronti almeno a provarci. Infondo sono solo 5 abitudini che però richiedono costanza e perseveranza.

Queste sono le 5 abitudini che pratico per iniziare la mia giornata e che da molto tempo rappresentano la routine giornaliera di sempre più persone:

  1. sveglia alle 5 con un bicchiere d’acqua calda, meditazione
  2. fare esercizio fisico
  3. esercizio della gratitudine
  4. esprimere le intenzioni della giornata (tenere un diario)
  5. leggere o fare qualcosa di creativo

Mi è sempre piaciuto svegliarmi presto, godere del silenzio e poi sentire la natura e la città che lentamente si svegliano. Anni fa, a seconda della stagione, iniziavo la mia giornata nuotando o correndo, poi sono passata al cammino veloce, e da ormai alcuni anni preferisco lo yoga.

Certo è un impegno con me stessa, ma la carica di energia e la lucidità mentale con cui mi ritrovo è impagabile.

Alzandomi presto mi resta tempo per fare colazione come si deve privilegiando le proteine e i cereali integrali. Gli zuccheri in effetti è opportuno evitarli, dato che al momento del risveglio la produzione di cortisolo (ormone dello stress, che influisce sull’assorbimento degli zuccheri) è al valore massimo e quindi si potrebbe rischiare un picco glicemico.

Dopo questo risveglio energizzante sono pronta per una giornata produttiva.

 

Quali abitudini consigliano i life coach

Ormai sono sempre più numerosi i life coach che sottolineano quanto sia importante, stabilire e consolidare la nostra routine quotidiana, per ottenere una vita sana e di successo.

In The Miracle Morning Hal Elrod in realtà individua 6 abitudini che se osservate costantemente possono trasformare la tua vita. Secondo Elrod la vita di ciascuno di noi è l’insieme di tutti gli aspetti che ci costituiscono: fisico, intellettuale, emotivo e spirituale. Pertanto, se come insegnano molti saggi, il nostro mondo esteriore è il riflesso del nostro mondo interiore, se ci impegnamo ogni giorno a sviluppare ciascuno di questi aspetti, potremmo diventare la versione migliore di noi stessi e inevitabilmente migliorare la nostra vita.

Elrod sintetizza queste abitudini nell’acronimo SAVERS cioè: S per silence/silenzio, A per affirmations/affermazioni, V per visualization/visualizzazione, E per exercise/esercizio, R per reading/ lettura, S per scribing/scrittura.

Secondo Elrod è bene iniziare la giornata alzandosi alle 5 del mattino, bere un bel bicchiere d’acqua, quindi dedicare 10 minuti a ciascuna di queste attività. Non è indispensabile siano esattamente in questa successione. All’inizio sarà una sfida, ma con la pratica costante per 21 giorni tutto diventerà automatico (questo è il tempo provato perché si crei una nuova abitudine). Gli effetti riguardano la vita personale e la crescita professionale.

Anche Robin Sharma, autore di numerosi best sellers tra cui Il monaco che vendette la sua Ferrari, afferma che alla base di una vita di successo ci sono 5 abitudini fondamentali per la tua evoluzione personale e professionale.

Coach di leader e Ceo di importanti aziende e organizzazioni internazionali, come la Nasa, Microsoft, Nike, GE e Yale University, secondo Sharma le 5 abitudini da integrare nella tua routine giornaliera sono:

  • 1° alzarsi presto (5 del mattino) e fare almeno 20 minuti di attività fisica
  • 2° stabilire gli obiettivi per la giornata e per la settimana in modo dettagliato, senza dimenticare l’esercizio della gratitudine,
  • dare più di quanto le persone si aspettano: ciò ti distingue dagli altri e migliora le tue capacità sociali.
  • 4° imparare ogni giorno qualcosa di nuovo: dedica almeno 60 minuti al giorno ad accrescere la tua conoscenza alimentando la tua curiosità
  • dedicare del tempo alla riflessione personale. Rifletti sui tuoi valori, su te stesso, su chi sei, chi vuoi diventare e quale impatto vuoi avere nel mondo.

Inserire una o tutte queste abitudini nella tua pratica quotidiana, consente di creare nuovi percorsi neuronali e riprogrammare il tuo subconscio. Sharma suggerisce la pratica costante per 30 giorni, affinché si crei un automatismo che diventa l’abitudine integrata alla tua vita. Si crea così una nuova mentalità che ti consente di vedere opportunità anziché difficoltà, di vivere più in armonia con gli altri, con te stesso, di essere più felice ed ottenere la vita che desideri.

 

Perché alzarsi alle 5 del mattino?

Alzarsi alle 5 del mattino sembra disumano, ma come afferma la medicina tradizionale cinese e l’ayurveda, dopo la rigenerazione notturna, il corpo si prepara a lasciar andare ogni peso sia esso fisico che mentale. Al risveglio l’ayurveda consiglia un bicchiere d’acqua calda che aiuta ad idratare e depurare l’organismo. A quest’ora l’esercizio fisico, oltre ad aiutare il corpo a mantenersi in forma, attiva i processi di riparazione delle cellule cerebrali. Il movimento attiva dopamina e serotonina, neurotrasmettitori che aumentano la sensazione di benessere, la motivazione, l’attenzione, la funzione respiratoria, cardio-circolatoria e digestiva, mentre riduce la secrezione di cortisolo che influenza il metabolismo dei lipidi e della glicemia.

Alzarsi presto dà veramente una sferzata alla tua vita. Dopo le iniziali resistenze, ti alzi con maggiore energia, chiarezza mentale per affrontare la giornata in modo più sereno e produttivo.

Scegli l’attività che più ti piace. Inoltre dedica del tempo al silenzio, alla meditazione e alla respirazione, ciò ti aiuta a focalizzarti sulla tua giornata. Pratica la gratitudine: allenta qualsiasi tensione emotiva e cambia il tuo approccio alla vita.

Integra la tua routine scrivendo e leggendo, come consigliano Elrod e Sharma, attività che coinvolgono diverse aree del cervello, stimolando le tue capacità mentali come avviene anche suonando uno strumento, cantando, disegnando, facendo collage o lavorando a maglia.

Personalizza quindi le tue abitudini con quanto ti risuona meglio.

 

Fai fatica ad alzarti alle 5 del mattino?

Prova La regola dei 5 secondi di Mel Robbins: fai il conto alla rovescia partendo dal 5 e vai! Secondo la Robbins, il nostro cervello ha bisogno di 5 secondi per prendere le giuste decisioni, prima che si attivino altri processi mentali che possono portarci altrove. Questo vale in qualsiasi situazione e per qualsiasi decisione si debba prendere.

A questo punto avrai capito che basta automatizzare 5 abitudini che iniziano alle 5 del mattino in 5 secondi e ti trasformano la vita: che dici, entri anche tu a far parte di questa sempre più seguita community?

Queste abitudini sono in realtà solo l’inizio di un processo di trasformazione che ti porta naturalmente a modificarne delle altre, come l’alimentazione, l’utilizzo della tecnologia, il sonno, le relazioni con gli altri. Del resto si comincia, come diceva Giovenale, con: mens sana in corpore sano.

Alcuni principi su cui si basano i metodi proposti da Elrod, Sharma, Robbins e numerosi altri coach, sono simili a quelli di discipline secolari come la medicina tradizionale cinese e l’ayurveda. Nuovo è senza dubbio l’accento che tutti pongono su quanto la realizzazione personale ed il successo, siano strettamente collegati al benessere fisico e mentale. Credo che il merito di ciò, debba essere riconosciuto allo studio e allo sviluppo della psicologia e delle neuroscienze, che continuano a fornire conoscenze e strumenti utili per sviluppare le nostre potenzialità personali e professionali.

E tu come cominci la tua giornata, condividi qui le tue abitudini  🙂

5 abitudini

 

Il respiro: energia pura che trasforma la tua vita

respiro

Il respiro è la prima azione che facciamo quando nasciamo e l’ultima quando ce ne andiamo.               

E’ la sorgente di energia più importante del nostro corpo, e fonte di nutrimento per l’umore e le emozioni. Possiamo vivere fino a 30 giorni senza mangiare, 3 giorni senza bere, ma solo 3 minuti senza respirare.

Tutti respiriamo, ma quanti di noi respirano correttamente?

In condizione normali respiriamo circa 12 volte al minuto, quindi in una sola giornata respiriamo circa 15.000 volte. Perciò un piccolo difetto nell’atto respiratorio viene ripetuto 15.000 volte al giorno. Forse è il caso di rifletterci, specie per le conseguenze che questo errore può portare con sé.

Finchè siamo bambini il respiro è naturale, senza saperlo respiriamo correttamente quando ridiamo, piangiamo, ci divertiamo o ci addormentiamo e la respirazione si adatta alle necessità del nostro organismo.

Crescendo si entra in relazione con gli altri e con l’ambiente, e questo meccanismo subisce l’effetto di emozioni come paura, gioia, eccitazione, tristezza e ansia. Cause stressanti come un rimprovero, la paura di un’interrogazione a scuola o la tensione per un colloquio di lavoro, contribuiscono a bloccare il fluire del respiro naturale.

Il respiro è fondamentalmente un’attività autonoma sulla quale a volte puoi intervenire volontariamente: pensa quando trattieni il fiato, nuoti in apnea o inspiri profondamente. Altre volte invece, il respiro si fa veloce e superficiale come quando hai  paura, sei in ansia o quando in preda ad un attacco di panico ti “sembra” ti manchi l’aria e la respirazione è forzata.

Il respiro è un’attività tutt’altro che semplice: non è solo assumere ed emettere aria, ma un elemento fondamentale per la salute ed il benessere psico-fisico.

Molti di noi, ahimè, di aria ne respirano proprio poca affamando letteralmente le proprie cellule. I nostri polmoni hanno una capacità vitale tra i 4,5 lt e 6,5 lt, in realtà utilizziamo solo 1lt o 1,5 lt. Una respirazione disfunzionale impedisce un’ossigenazione corretta dei tessuti, aumenta il livello di stress nell’organismo con effetti dannosi su tutti gli organi e le ghiandole del corpo, che si evidenziano nel lungo periodo.

Se sei stressato, le tue idee faticano a fluire, manca la chiarezza necessaria e tutto sembra più complicato. In questo stato il respiro è superficiale e frequente, il che determina un ridotto apporto di ossigeno a tessuti e organi, cervello compreso. La scarsa ossigenazione fa si che il sangue acidifichi e per una macchina meravigliosa come il nostro corpo, che funziona perfettamente in ambiente alcalino, questa diventa una situazione decisamente sfavorevole.

 

RespiroBasta un respiro per cambiare

Molteplici sono gli studi scientifici che provano quanto una respirazione corretta porti benefici al nostro corpo e alla nostra mente.

Una respirazione profonda calma la mente, porta chiarezza, riduce la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress) ed endorfine, alcalinizza il sangue con un apporto migliore di ossigeno ai tessuti. Inoltre migliora la circolazione vascolare, la digestione, la motilità intestinale ed aumenta le difese immunitarie.

Grazie alla respirazione, riesci ad allentare la tensione, affrontare ogni situazione con maggiore lucidità e a gestire le emozioni. Come afferma Lucia Giovannini “il respiro è uno strumento potente per il riequilibrio emozionale e psico-fisico”.

Lo puoi provare in qualsiasi momento, anche ora: fermati un attimo, chiudi gli occhi e concentrati sul respiro, inspira dal naso profondamente, trattieni per qualche secondo e quindi espira dalla bocca. Ripetilo 4 o 5 volte.

Ti senti già più rilassato, vero? E non solo, pensa che hai appena dato l’incipit alla tua mente e al tuo corpo per funzionare meglio.

Questo semplice quanto potente esercizio, fatto regolarmente ti consente in qualsiasi momento di riprendere il controllo della tua vita e della tua salute.

Una sana educazione respiratoria può fornirti gli strumenti per fare molto di più e potenziare il tuo benessere fisico e mentale e vivere meglio.

 

respiroUn respiro può trasformare la tua vita

Ci sono tre tipi di respirazione: addominale, toracica e clavicolare. La migliore è senza dubbio quella addominale che agendo sul diaframma favorisce una stimolazione completa dei polmoni e quindi un efficace scambio ossigeno/anidride carbonica.

Respirare adeguatamente non è solo un meccanismo di scambi gassosi, significa diventare più consapevole di te stesso, del tuo corpo, della tua mente. Imparare a respirare è entrare in connessione con le tue emozioni e riconoscere la tua anima.

E’ incredibile cosa puoi scoprire semplicemente respirando.

Puoi imparare a respirare in modo adeguato attraverso diverse discipline, devi solo scegliere quella che risponde maggiormente al tuo sentire.

L’educazione respiratoria sta alla base di molte tecniche come l’educazione posturale nelle sue diverse scuole – Feldenkreis, Mézièr, Back School -, lo yoga nelle sue svariate tecniche, la meditazione, il breathwork e il respiro circolare consapevole.

Oltre ai benefici fisici, a cui ho già accennato in breve tempo potrai ritrovarti non solo con una muscolatura più tonica, un’efficace attività cardio-respiratoria, una migliore funzionalità gastro-intestinale, ma soprattutto scoprirai un maggior equilibrio emozionale.

La rimozione di blocchi emotivi, spesso ti consente di eliminare disagi fisici come ad esempio quel mal di testa o quella sciatalgia ricorrente, che anche i farmaci tradizionali hanno solo alleviato.

Del resto corpo e mente sono strettamente connessi e come dice Rossella Panigatti, “le emozioni parlano, e se non le ascoltiamo ci ammaliamo”. Spesso infatti, una malattia è l’espressione di una paura o una trauma che una volta affrontate vedono il risolversi anche della patologia.

Per esperienza, ti posso assicurare che è assolutamente vero.

Tempo fa mi sono trovata bloccata a causa di un attacco di sciatica. Il dolore era tale che riuscivo a fatica respirare. Era la prima volta che mi succedeva e il primo pensiero è stato “dove non voglio andare?”.

In quel momento non potevo fare molto così ho chiesto aiuto alla medicina tradizionale, ma appena è stato possibile ho cercato un osteopata per fare una seduta di cranio-sacrale.

Già dopo la prima seduta, mi sentivo sollevata. Quello che più mi ha sorpreso è che mi ha fatto principalmente “respirare”. Stavo vivendo un momento particolare di stress ed il mio diaframma si era bloccato: tenevo tutto sotto controllo non tanto fisicamente, quanto emotivamente e il mio corpo aveva detto “è ora che ti fermi e rifletti”.

Quello è stato l’inizio di un percorso che mi ha poi portato al respiro circolare consapevole o rebirthing. Un’esperienza meravigliosa, più da fare che da raccontare, che ti porta a toccare la tua storia emotiva.

Grazie al respiro consapevole, impari una tecnica respiratoria, che diventa la soluzione a molte problematiche, entri in contatto con la tua anima, senti le tue emozioni, impari a riconoscerle e a lasciarle andare quando serve.

Nel mio viaggio personale mi accompagna sempre anche lo yoga e la meditazione. Gli esercizi di pranyama sono la base della mia pratica quotidiana, mi consentono di cominciare con vitalità la giornata, ma anche di affrontare momenti di tensione, rabbia o dolore. Il tempo dedicato è prezioso perché aiuta a crescere.

Il respiro ha reso la mia vita migliore. Ora tocca a te?

Scegli il percorso che preferisci, ma scegli di respirare, cambierà la tua vita!

Respiro

Il viaggio più difficile: tra emozioni, paure, scoperte.

Viaggio in me

“Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro sé stesso alla scoperta di chi veramente egli è.”               

   Carl G. Jung

Sì il viaggio più sorprendente è effettivamente quello che si intraprende in noi stessi, la fatica e il dolore che l’accompagnano valgono però la meta: la consapevolezza e l’amore per noi stessi.

Domande “chi siamo” e “dove andiamo” sono da sempre oggetto di studi filosofici. Basti pensare a Seneca nella sua lettera a Lucilio quando scrive citando Socrate: “Perchè ti stupisci se i lunghi viaggi non ti servono, dal momento che porti in giro te stesso?

Il più delle volte ammettere il nostro “mal-essere” e smettere di fuggire affrontando la nostra anima, potrebbe essere il primo passo per creare quel dialogo interiore armonioso di cui sempre più spesso sentiamo il bisogno.

Anima, essenza, consapevolezza, parole importanti che ci definiscono e sono parte di noi. Per alcuni sembra siano nel loro DNA, per altri queste meravigliose realtà non sono nemmeno pensate o nominate; per me sono obiettivi da raggiungere nella mia ricerca quotidiana di capire e sentire.

Ciascuno ha senza dubbio il proprio cammino, personalmente mi fa sentire meno sola pensare che altri cercano di fare chiarezza dentro di sè.

Limitandoci a tempi moderni, dagli anni 60’ col nascere del movimento hippie dei “figli dei fiori”, i viaggi spirituali in l’India alla ricerca di sè, ad oggi, abbiamo assistito alla crescita e alla diffusione di un’offerta sempre più vasta di strumenti e discipline in cui trovare una guida competente che ci aiuti nel nostro cammino. Oltre alla tradizionale psicanalisi, siamo diventati sempre più familiari a PNL, coaching di vario genere, approcci quantistici, counseling o simili, a libri sulla crescita personale e di autoaiuto.

Si tratta solo di scegliere quello che maggiormente risuona per noi. Ci sono tanti tipi di viaggi e di percorsi, ciascuno quando è pronto sceglie il proprio.

Il mio viaggio

Viaggio in me stessa da anni, ho iniziato scalfendo la superficie della mia anima con tentativi maldestri per aprirmi un varco verso la mia essenza, mentre grandi e piccole paure minavano e ancor oggi tentano di sabotare il mio percorso verso una consapevolezza più profonda.

Ho sempre letto molto fra tanti anche Gibran e Bambarén, di quest’ultimo ho apprezzato le sue visioni della vita e del cuore umano, il sogno e l’ascolto. Ho cominciato a chiedermi “qual è il mio sogno?”, “cosa voglio veramente?”.

L’incontro con i libri di Osho, Krishnananda ed Ekhart Tolle hanno segnato la svolta.

Ho cominciato a capire che non ero sbagliata come credevo e a volermi bene, trattandomi con meno severità. Cambiando l’approccio con me stessa ho iniziato ad essere più serena anche con gli altri.

Quando sentivo affiorare rabbia o delusione cercavo di trovare la risposta dentro di me e non più fuori, come normalmente ero portata a fare. Le parole di Krishnananda mi hanno fornito una chiave di lettura nuova di me stessa e della realtà, aiutandomi a crescere.

Nel mio viaggio mi sono imbattuta nel neurotraining, una disciplina olistica innovativa, che mi ha regalato nuove prospettive: ho imparato che “siamo ciò che pensiamo”, che ogni cosa è opportuno vederla almeno da tre diversi punti di vista, mi ha reso più consapevole dei miei pensieri, delle parole con cui mi esprimo, di come funziona il mio corpo, la mia mente e come devono essere nutriti. Si è avviato un processo lento, ma costante che continua a portare benefici e benessere nella mia vita di ogni giorno. Perché è vero: se cambi i tuoi pensieri e si creano nuovi percorsi neurologici, anche la tua vita cambia.

Nel cambiamento e nell’evoluzione è nata l’esigenza di unire benessere fisico e mentale: yoga e meditazione, sono stati la risposta più naturale, insieme ad uno stile di vita più sano. Mi si è aperto un mondo, mi sento bene con me stessa e lentamente sto facendo miei strumenti meravigliosi come il respiro che mi consente di sgombrare la mente e aprirmi al mio sentire.

Tutti passi importanti in questo mio viaggio che ogni giorno si arricchisce di nuove esperienze, nuove emozioni e di quella consapevolezza necessaria per vivere in armonia con me stessa.

Quante volte avranno detto anche a te: “se ti ascolti in fondo sai cosa vuoi” sembra facile, in realtà strati di condizionamenti e credenze rendono spesso difficile anche solo percepire qualche sensazione confusa. Eppure sentire è realmente la risposta.

Imparare ad ascoltarti, sentire ciò che la tua anima ti dice. Per farlo bisogna lasciarsi andare, lasciar andare ogni resistenza solo allora ecco la magia. Tutto sembra d’improvviso più chiaro ed evidente.

Intraprendere questo viaggio è un atto di coraggio: non sai cosa incontrerai lungo il cammino, ma sei spinta dalla volontà di essere, di esistere e di sentirti finalmente nel posto giusto.

Il mio viaggio continua, ho ancora tanta strada da fare, ma quanto fatto finora mi rende orgogliosa di me stessa. So di essere una guerriera coraggiosa e niente può fermarmi.

E il tuo viaggio come sta andando? Sei anche tu un guerriero coraggioso?

Condividilo con me, è il modo migliore per crescere insieme <3

viaggio

Un libro può cambiarti la vita…

Un libro può cambiarti la vitaA volte sembra impossibile, eppure un libro può veramente farti guardare la vita da una diversa prospettiva. Osho per me è stato l’inizio del cambiamento.

In realtà il mio primo incontro fortunato è stato con Il Profeta di Gibran. Un libro che ha dato voce all’esigenza di iniziare un viaggio verso un modo di sentire più vicino al mio. Lungo il cammino ho scoperto Bambarèn con Il Delfino che, in modo semplice e favolistico, mi ha fatto capire quanto sia importante coltivare i propri sogni, e come la natura ci possa essere amica nel ritrovare l’energia necessaria per realizzarli. Coelho poi, con i suoi libri, ha alimentato il mio mondo emotivo è l’ha animato di sentimenti.

Ma la svolta è arrivata con Osho e “Il benessere emotivo“. Non era la prima volta che mi avvicinavo al suo pensiero, ma anni prima non riuscivo proprio a leggerlo. Evidentemente non ero pronta. Invece quel giorno c’era qualcosa di speciale, quella copertina chiara, quell’uomo così sereno mi attirava a sé come un magnete.

Ebbene sì è stato amore. Attraverso le parole che dolcemente si srotolavano fra le pagine, Osho mi ha indicato la via per prendere coscienza di me stessa e amarmi. Un amore che esprime la libertà del cuore svincolato dalla mente. Prendere confidenza con noi stessi non è per tutti così scontato. Niente mai è scontato. Eppure alcuni non sentono questa esigenza in tutta una vita.

Questo libro ha segnato un nuovo inizio. Giorno per giorno ho affrontato le mie paure, i miei dubbi, la mia timidezza. Ho dato loro un nome e mi sono ritrovata colma di gioia e di amore. In questi anni è come se stessi rinascendo. Quel libro è stato l’incipit verso un percorso di approfondimento e di crescita. Mi ha rivelato un mondo di emozioni, quelle che avevo represso, ma anche sentimenti forti e positivi.

Grazie a quel libro, che come una coperta di Linus mi portavo sempre appresso, ho conosciuto persone meravigliose che mi hanno avvicinato maggiormente al pensiero di Osho e ad autori come Krishnananda che si ispira ai suoi insegnamenti.

Con una serenità e una libertà mai conosciuta prima, il mio viaggio continua.
Fra qualche giorno sarò per la prima volta all’Osho Festival di Viareggio. Una nuova avventura dove le emozioni saranno tante e l’energia sicuramente splendida.

I libri sono linfa per la mente, emozioni per il cuore. Ne basta uno per cambiarti la vita.

E tu? Qual’è il libro che ti ha aperto un mondo?

Un libro speciale

Che cos’è un Abbraccio?

AbbraccioL’ Abbraccio è salutare. Aiuta il sistema immunitario, cura la depressione, riduce lo stress e induce il sonno. E’ tonificante, rigenerante e non ha spiacevoli effetti collaterali.

L’ abbraccio non è niente meno che un farmaco miracoloso.

L’ abbraccio e totalmente naturale. E’ organico, naturalmente dolce, senza ingredienti artificiali, non inquinante, ecologico e sano al 100 per 100.

L’ abbraccio è il regalo ideale. Grande per ogni occasione, divertente da dare e da ricevere, dimostra il tuo affetto, arriva con la sua confezione e, ovviamente, è totalmente restituibile.

L’ abbraccio è praticamente perfetto. Non consuma batterie, a prova di inflazione, non fa ingrassare, senza pagamenti mensili, a prova di furto e non tassabile.

L’ abbraccio è una risorsa non sufficientemente utilizzata con poteri magici. Quando noi apriamo i nostri cuori e le nostre braccia, incoraggiamo gli altri a fare lo stesso.

Pensa alle persone della tua vita.

Ci sono parole che vorresti dire? Ci sono abbracci che vorresti condividere? Stai aspettando e sperando che qualcuno altro lo chieda per primo?

Non aspettare!

Inizia!

                                                                            Charles Faraone

 

Credo non siano necessarie altre parole per capire quanto sia forte e potente questo gesto. Ora serve solo fare pratica!

Un abbraccione a tutti!

Abbraccio

(ltraduzione libera del testo)

Un abbraccio può fare miracoli!

AbbraccioL’abbraccio è un gesto semplice carico di un’energia e di un affetto incredibile. Purtroppo per alcuni non nasce spontaneo, forse perché considerato un’invasione quasi intima. Eppure in molte occasioni un semplice abbraccio vale più di mille parole.

Jung, padre della psicanalisi, affermava: “il bambino che non riceve l’abbraccio della madre, che non verrà accolto dal suo amore, il figlio che non ritroverà il calore del ventre che lo ha protetto; ecco per quell’infante sarà molto difficile trovare la forza di divenire uomo forte e magnanimo, pronto a darsi agli altri, disposto ad abbracciare anch’egli la sofferenza e la felicità di chi ama.”

La terapia dell’abbraccio è nota e supportata da studi scientifici che sottolineano come questo gesto istintivo porti notevoli vantaggi fisici e psicologici. Per ottenere dei benefici quotidiani dagli abbracci e stimolare le endorfine (gli ormoni del benessere) ne servirebbero da quattro a dodici.

Un abbraccio riattiva la respirazione, la circolazione, l’apprendimento, lo sviluppo affettivo, il corretto funzionamento ormonale, il rafforzamento delle difese immunitarie, la resistenza allo stress, la formulazione del linguaggio, la maturazione delle connessioni neurologiche (per lo sviluppo motorio e intellettuale) ed endocrine. Senza contare le implicazioni psicologiche: attraverso il contatto si sente che le persone ci accettano e ci amano, il che accresce la nostra autostima.

Abbraccio gratisIn Australia Juan Mann, a sostegno del valore emotivo e psicologico legato a questo gesto, ha lanciato la “Free Hugs Campaign”. Le persone coinvolte portano un cartello con la scritta “Free Hugs” e si rendono disponibili ad offrire, a chi ne avesse bisogno, un abbraccio caldo e rassicurante. Questa originale idea ha inspirato la nascita in tutto il mondo di molteplici “movimenti degli abbracci” a cui ha aderito anche l’Italia.

L’abbraccio è la via del cuore che fa cadere ogni barriera. Grazie ad esso ci si lascia andare all’accettazione di sé e dell’altro con cui si entra in relazione per sperimentare una meravigliosa sensazione di calma e serenità.

L’abbraccio di una madre è anche quello che regala Mata Amritanandamayi, conosciuta come Amma. OvunqueL'abbraccio di Amma vada la piccola religiosa indiana,  trova migliaia di persone che l’aspettano per affondare il capo fra le sue braccia e guarire così dalle loro ansie e dalle loro sofferenze. Un gesto dagli effetti straordinari, simbolo di tutti i progetti umanitari realizzati dall’organizzazione Embracing the World.

L’abbraccio di Amma è un dono prodigioso dalle vibrazioni terapeutiche che ha portato anche alla cura di casi di malattia. Amma e la folla che la segue dimostrano quanto tutti noi abbiamo bisogno di un gesto d’amore e di pace come l’abbraccio.

Per quanto mi riguarda la mia crescita non è stata accompagnata da molti abbracci, ma fortunatamente lungo il mio cammino ho incontrato tante persone speciali che mi hanno insegnato come sia importante esprimere amore e compassione proprio con questo gesto meraviglioso. Ora credo nel potere della terapia dell’abbraccio e cerco di metterla in pratica il più possibile.

Prova anche tu sarai sorpreso dal bene che ti torna. E poi fammi sapere.

Abbiamo bisogno di 4 abbracci al giorno per sop

 

Ansia o Panico? Se la tua vita sta cambiando, non temere è ansia!

Ansia da cambiamentoLo definisci panico, perché ti sembra un disagio anomalo ed enorme, ma quando affronti qualcosa di nuovo ciò che ti assale è ansia. Quella stessa ansia che ti spinge “a cambiare” senza guardarti indietro.

L’ansia si presenta quando affronti maggiori responsabilità nel lavoro o nella vita, come un matrimonio, una nascita o un distacco affettivo.

Quest’ansia impropriamente detta panico, ti fa vivere un disagio interiore che ti disorienta. La sensazione che ti paralizza, nasce dalla paura di fare il primo passo verso il nuovo e lasciare la tua comfort zone, dove tutto sembra sicuro e stabilito.

AnsiaTimori e paure sono naturali ed è proprio grazie ad essi che accetti le sfide. Perciò quest’ansia porta con sé tanti benefici.
Lo so, per chi la sta vivendo sembra impossibile che ci sia qualcosa di positivo. Eppure è da questo stato d’ansia che realizzi una nuova consapevolezza di te stesso, delle tue risorse e dei tuoi punti forza. Inizi a vagliare ogni aspetto, scoprendone molti che mai avevi considerato prima.

Come diceva Einstein “la creatività nasce dall’ansia, come il giorno dalla notte scura”. E’ infatti, in un momento di crisi che cresce quella sorta di “panico” che ci spinge a rischiare e CAMBIARE.

E’ nel chiederti “ed ora che faccio” che la creatività si libera e ti fa guardare le cose da una nuova prospettiva, compresi te stesso e le tue capacità.

Ansia e comfort zoneHo lasciato la mia comfort zone molte volte. Appena sento che il vestito comincia a starmi troppo stretto l’ansia arriva: prima perché le cose non girano come vorrei, poi perché mi chiedo ed ora? Allora si cambia. Ti rivolti come un calzino, rimettendo in discussione tutto o quasi. Nel farlo ti rianimi, l’ansia si allenta e trovi la motivazione ed il coraggio per reinventarti.

In quel momento ti rendi conto che cambiare è come prepararsi per un viaggio: metti tutto sul letto per decidere cosa ti può servire:

  • Decidi la destinazione: i tuoi obiettivi
  • Controlli se i documenti vanno bene per quello che pensi di fare o ti serve un “aggiornamento”
  • Fai una stima di quanto durerà il viaggio
  • Vagli i vantaggi che ne otterai
  • Valuti cosa portare con te
  • Consideri un piano B nel caso tu debba affrontare dei “contrattempi”.

Comincia a fare la tua lista e vedrai che l’ansia a poco a poco se ne va.
Sei pronto a partire? Coraggio, questo viaggio è la tua nuova opportunità!

Sii creativo e Buon viaggio!

Ansia e comfort zone

Attacco di panico: Tu di che panico sei?

L’attacco di pAttacco di panicoanico è di diversi tipi, come le ragioni scatenanti. Di certo non è pazzia, bensì un “alert” spesso positivo che chiede un cambiamento. La necessità di rompere gli schemi che ci stanno stretti per esprimerci liberamente.

Spesso di attacco di panico si parla per enfatizzare una situazione che ha provocato una paura improvvisa ed incontrollata. Chi soffre di attacchi di panico sa che però è ben altro.

Quel calore che nasce dietro la nuca e si diffonde nella testa, tanto che ti sembra di svenire. Un’oppressione al petto e la sensazione di non riuscire a respirare. Quella fame d’aria che ti fa impazzire e non trovi pace. Quel formicolio che ti prende il corpo e poi il viso…ecco un attacco di panico in piena regola.

Ti senti impotente, impaurito l’unica cosa a cui riesci a pensare è che vuoi trovare ARIA. Vuoi che questo disagio immenso passi. Vuoi star bene. Ma più di tutto vuoi qualcuno accanto, che ti prenda per mano. Ti manca l’aria, ma vorresti che ti stringesse forte a sé e ti rassicurasse e ritornasse la calma.

Capita di notte quando dormi pacificamente, o almeno così credi e in un attimo sei seduto sul letto, accendi le luci, apri le finestre e la ricerca spasmodica di respirare profondamente comincia.

Ma anche di giorno in mezzo alla gente, in ambienti stretti, piccoli, affollati una sensazione paralizzante che ti travolge in una confusione mentale incontrollabile.

Cosa succede in quei momenti interminabili nella nostra mente? Cosa scatena tutto questo? Non è ben chiaro, la medicina stessa propone varie cause del cosiddetto DAP “Disturbo da Attacco di Panico”, ma nessuna certezza.

Nasce da una forma di paura, intesa come campanello d’allarme ad una situazione di disagio che deve essere sanata. Quella stessa paura che secondo molti Autori ha permesso all’uomo, sin dalla preistoria, di sopravvivere fuggendo all’attacco delle fiere: quindi una paura positiva.

Raffaele Morelli parla del panico come un’esplosione di energia vitale che vuole ricordarti chi sei, vuole che ti riprendi te stesso. Quando ti capita ti senti disorientato, in quei momenti ricorda che il panico è una scossa che viene a scuoterti per farti rinascere.

Non siamo in pericolo, anzi l’attacco di panico è venuto a salvarci. E’ una forma di ribellione agli schemi e agli obblighi che ci diamo o a cui ci adattiamo, ma che in realtà, non rispondono al nostro mondo emotivo e creativo.

L’attacco di panico è una forma di ribellione a una vita che non ci soddisfa e ci costringe in situazioni che ci limitano. Può essere lo stress, dei legami troppo stretti o la perdita di una sicurezza affettiva. Comunque sia, l’attacco di panico ci esorta ad accogliere noi stessi con i nostri desideri, dando spazio a fantasia e a creatività, innamorandorci della vita.

Respiriamo profondamente e ascoltiamo quel che il nostro inconscio ci ha indicato per fare emergere la nostra vera identità in armonia con la nostra natura.

A volte il panico fa ancora capolino nella mia vita, ma ho imparato che devo solo lasciarmi andare. Cadere in me stessa per ritrovarmi e rinascere.

Prova anche tu …

Attacco di panico addio

 

 

Get out of your Comfort Zone!

Past Pesent FutureYour Comfort Zone is the nest that you would never want to leave. But everyday we have to deal with change and we have to be positive and ready to it.

Who follows the “positive thinking” knows very well what the comfort zone is, but for me it has been a revelation.

Few years ago, thanks to some Osho readings’ and the books of his follower Krishnanada, I’ve started a path of personal growth. It wasn’t the first time I was on a journey into myself, but it was the first time I was going deeper.

These helpful readings came right in the moment I desired to change my life, my work and my way to relate to others. I was working on that, when I stumbled in “Who moved my cheese?” a fantastic novel of Spencer Jonhnson about how to leave the comfort zone, deal with change and catch new opportunities.

Wow! It was clear, I was on the right way.

Comfort ZoneThe best is out of our Comfort Zone

When you decide to start again, your mind is overwhelmed of questions and doubts. In that moment forget the rush, take time for youself, breath deeply and start listening to yourself.

Are you ready? Take a pen and paper, and write down your priority list using questions like these:

What I really want?                                                                                                         What I’m able to do?                                                                                                    What are my skills?                                                                                                      Where do I have to leave flowing my energy?                                                                Where and how can I propose myself and my skills?

Be patient with yourself: you are preparing your strategy for leaving one of your comfort zones.

Begin by changing your way of thinking, you’ll discover something really valuable and powerful: YOUrself!

Stay tuned for new tips 🙂                                                                                                    I enjoy to know what do you think!